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PlusPrivacy: guadagnare coi propri dati conviene?

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PlusPrivacy: guadagnare coi propri dati conviene?

Conoscete già PlusPrivacy? Tra minacce, attacchi, virus e vulnerabilità varie, cresce in modo spesso doloroso la consapevolezza che i propri dati personali (per chi volesse sul Glossario esiste la relativa definizione) siano un patrimonio da proteggere.

Libero Tecnologia ci segnala con grande enfasi l’esistenza di un progetto chiamato, appunto, Plus Privacy, che ha lo scopo (addirittura!) di consentirci di guadagnare vendendo i nostri dati personali:

Come è noto, le informazioni raccolte dai vari siti sono utilizzate per ottenere profitto. La funzione cerca di dare agli utenti un tool con cui provare a monetizzare i dati personali rilasciati su Internet gratuitamente. 

Un’affermazione così roboante, equivalente quasi a quella dei biglietti Alitalia in regalo (una truffa recente ne potete leggere qui). E forse, PlusPrivacy non è una truffa, ma certamente è qualcosa che appare estremamente sfuggente e prima che vengano consegnati i nostri dati personali a qualcuno (non è chiarissimo chi) è quasi impossibile avere informazioni precise.

PlusPrivacy: tutti i dubbi in merito

Ecco alcune cose che non vengono chiarite o che dovrebbero sollevare qualche sospetto:

  • Chi ha realizzato l’applicazione? Libero Tecnologia con sicurezza afferma che si tratta di OPERANDO project, tuttavia non evidenzia che questo è solo il nome del consorzio, sul negozio di iOs l’applicazione risulta sviluppata da Romsoft Srl, società rumena di software che, incidentalmente dice anche di avere sviluppato PlusPrivacy;
  • Il dominio PlusPrivacy.com non dice in alcun modo chi è l’intestatario del dominio, non lo dicono le politiche per la protezione dei dati personali (formale violazione dell’art. 13 del d.lg. 196/2003) e non lo dice nemmeno il database whois, che al riguardo è molto scarno di informazioni;
  • In più, selezionando la pagina dei contatti, sul dominio PlusPrivacy non ci viene presentata alcuna informativa, a fronte comunque della raccolta dei nostri dati personali (seconda formale violazione dell’art. 13 del d.lg. 196/2003);

I cookie sospetti

Tra le altre cose tra il curioso e lo sgradevole, c’è la indicazione immancabile sui cookies adottati:

During the initial beta period of this service, Google Analytics will know that you visited this site. No other information about you and your clicks on buttons/links on this site will be transferred to Google or another 3rd party. 

Tuttavia, un veloce controllo ci informa che tramite la visita a questo dominio non viene salvato alcun cookie di Google Analytics, ma uno differente che, per quanto generico, scade solamente il primo gennaio 2099 (fra più di ottantun anni!).

Possiamo/dobbiamo quindi supporre (ma nessuna informazione chiara ci viene fornita), che Romsoft ha sviluppato il software insieme (o come parte) del consorzio Operando, tuttavia anche quest’ultimo soggetto non è molto chiaro circa la sua identità:

  • la Privacy policy si limita ad indicare il titolare dei trattamenti come “Operando Consortium”, senza alcuna indicazione geografica, giuridica ulteriore, e il modulo contatti ci invita a scrivere ad una persona che ha un indirizzo di posta elettronica con differente dominio (presso Oxford Computer Consultants), ovviamente nessuna informativa rilevabile;
  • per confondere ulteriormente le idee, il dominio operando.eu non è registrato dal consorzio Operando, ma è intestato a Progetti d’impresa Srl, società italiana che dice di avere una sede legale in Modena (whois eurid).

PlusPrivacy conviene o no?

Insomma, ci viene presentato un software che in maniera abbastanza insinuante ci fa credere che per il solo fatto di avere un account Facebook potremmo guadagnarci, che si propone di raccogliere tutti i dati personali correlati alla nostra identità digitale, che si propone di gestire questi dati personali in modo accentrato e unico.

MA A FRONTE DI TUTTO QUESTO:

  • non ci viene detto chi è il contraente;
  • non ci viene detto chi effettuerà il servizio;
  • non ci vengono presentate le condizioni generali del servizio (!);
  • e non ci viene presentata alcuna informativa sulla protezione dei dati personali (formale violazione di legge).

Magari il servizio fornito è eccellente e rivoluzionario (francamente ne dubito profondamente), ma al momento, così presentandosi la situazione, pare di vedere il Lupo che si propone di aiutare Cappuccetto Rosso a portare le cose buone alla nonna.

Maragines

consulente, libero professionista, titolare di questo dominio