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Much ado about nothing

Much ado about nothing

Sono state sollevate alcune voci, un poco di confusione e qualche discussione, verso la fine della scorsa settimana a partire dal 19 aprile. Tutto è nato attorno al commento ad un provvedimento dell’Autorità Garante del 22 febbraio scorso, reso noto di recente sul sito dell’Autorità.

Su Agenzia Digitale, Gabriele Faggioli ha scritto che l’Autorità Garante ha rimandato di sei mesi controlli e sanzioni relativamente al Regolamento che entrerà pienamente in vigore dal 25 maggio 2018.

A seguito di questo articolo l’Autorità Garante ha scritto un comunicato nel quale ha dichiarato non veritiera la notizia riportata da Agenzia Digitale e Luigi Garofalo, su Key4biz, ha ripreso il comunicato bollando la notizia come una fake news.

Il giorno stesso l’autore è tornato sul tema precisando perché la notizia fornita era non scorretta (o almeno non così scorretta). 

Trovo esagerato e impreciso sostenere che l’articolo di Gabriele Faggioli sia una notizia falsa, e trovo persino esagerata la smentita dell’Autorità Garante al punto da rendere sibillino il provvedimento citato che rimane, al momento, comunque sospeso nella sua efficacia. 

Il cuore della querelle è quindi il provvedimento del 22 febbraio, che è a tutti gli effetti un’introduzione molto cauta e prudente, al Regolamento Europeo prossimo e venturo. In esso vengono semplicemente introdotti e anticipati i temi di cui inevitabilmente tratteranno nei prossimi mesi (e anni) l’attività delle Autorità di controllo Europee. 

Si parla di:

  • monitoraggio e vigilanza sul Regolamento e di come l’Autorità intende attuarle;
  • di interoperabilità dei sistemi e dei formati in cui sono incorporati i dati per la “portabilità”
  • e del trattamento per finalità di legittimo interesse dei titolari o di terzi.

Rispetto alle Linee Guida del WP29, nessuna significativa novità da segnalare. Rispetto agli obblighi di sorveglianza già individuati dal Regolamento nessun principio originale da registrare e sul legittimo interesse come analizzato dall’Autorità, solo timidi accenni a possibili interpretazioni future. 

In ogni caso le novità sono effettivamente sospese, tutto il provvedimento è sospeso: nero su bianco questo è quanto riporta il provvedimento (le annotazioni in rosso sono mie):

Quindi:

  • certo, le novità sul monitoraggio sono sospese, ma questo non comporta un blocco delle attività di monitoraggio (che l’Autorità potrà comunque espletare);
  • certo, le sanzioni possono essere irrogate anche a prescindere dall’attività di controllo (quindi giusta la precisazione del Garante);
  • MA comunque, il provvedimento e le sue novità sono congelate.

In conclusione è sempre più urgente che venga esercitata la delega da parte del Governo Italiano. Ma, a questo punto entriamo nel delicato gioco di equilibri politici e ogni considerazione tecnica diventa inutile. 

Maragines

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